Adolescenza

Nel mio studio offro spazi di ascolto, orientati analiticamente, a tariffe sostenibili anche per:

  • Preadolescenti  dagli 11 ai 13 anni
  • Adolescenti e giovani adulti 
  • Genitori

 

Quando rivolgersi a uno psicologo?

In genere è il genitore che, quando riconosce un malessere psicologico nel figlio o può incontrare delle importanti difficoltà nel relazionarsi a questo, si rivolge allo psicologo per chiedere un consulto.

Un adolescente può manifestare una sofferenza psichica attraverso diversi sintomi, quali:

  • Bassa autostima, senso di inadeguatezza
  • Difficoltà a relazionarsi con i coetanei
  • Ansia e attacchi di panico, fobie
  • Depressione
  • Ritiro dall’ambito sociale (hikikomori)
  • Insuccesso scolastico
  • Disturbi alimentari
  • Tentativi di suicidio
  • Sexting e cyberbullismo, fenomeni di sovraesposizione per tentare il successo in internet
  • Autolesionismo (self cutting)
  • Abuso di sostanze
  • Dipendenza da internet
  • Problemi sessuali

 

A ciò si può affiancare il fatto che il genitore:

  • Sente in crisi il proprio ruolo di genitore
  • Non riconosce o non comprende più il comportamento del figlio
  • Sente vani i tentativi di aiutare il figlio
  • Trova difficoltà nel rapportarsi al figlio

 

L’Adolescenza si mette in moto in seguito all’incontro con il reale dei cambiamenti corporei della pubertà. Ciò attiva una trasformazione dell’immagine di sé, mette in crisi gli ideali, il sapere dei genitori, della scuola e di tutte quelle istanze educative in cui l’infanzia era immersa e da cui i bambini risultavano dipendenti e suggestionabili.

Se nell’infanzia, infatti, il bambino occupa il posto assegnatogli dai genitori, rispondendo alla domanda e alle richieste dell’Altro, identificandosi a queste per sentirsi amato, nell’adolescenza, invece, il passaggio è dell’ordine inverso, il ragazzo tenta di separarsi dall’identificazione con le aspettative dell’Altro, spesso incarnate dal genitore, dall’adulto di riferimento, per trovare, in modo inedito e non senza rischi, una propria strada nel processo di soggettivazione della sua esistenza.

L’adolescente è costretto a confrontarsi con il punto dove il sapere dell’Altro manca realmente, dove non c’è risposta su come rapportarsi all’altro sesso oppure sul tema della morte. Alle volte, però, questo processo può incontrare degli ostacoli, dei fallimenti che il ragazzo/a esprime nella forma di sintomi, disagi psichici o passaggi all’atto di varia natura.

E’ in questi casi, in cui si ravvisa una sofferenza psichica della adolescente, che può essere necessario chieder una consulenza psicologica.