Genitorialità

Il sostegno psicologico alla genitorialità  può essere un’occasione per riattivare e rimettere in gioco, in modo creativo,

le proprie risorse psichiche al fine di un miglioramento della qualità di vita familiare.

Nel mio studio svolgo le seguenti attività cliniche rivolte alla genitorialità:

  • Sostegno psicologico individuale e/o di gruppo alla genitorialità, nella infanzia e nella adolescenza
  • Sostegno psicologico alla genitorialità nei percorsi adottivi e/o di affidamento
  • Sostegno psicologico alla genitorialità nel caso di separazioni e /o divorzi

 

Ciò risulta particolarmente vero in determinate fasi di vita familiare, quali:

  • l’entrata di un figlio nella istituzione scolastica
  • la nascita di un fratellino o di una sorellina
  • disagi in età adolescenziale
  • la perdita o la malattia di un familiare
  • nei casi di separazione o divorzio
  • nelle situazioni in cui è lo stesso minore ad essere interessato da un disagio, di natura psichica o organica, come, nelle patologie croniche o rare.
  • nelle fasi di preparazione alla adozione o di affiancamento nel periodo post-adottivo
  • durante il percorso che si può intraprendere per la procreazione medicalmente assistita

 

Che cosa è la genitorialità?

Quando si parla di Genitorialità si fa riferimento ad un concetto che va oltre l’idea dell’essere genitori naturali che generano un figlio.

Tale termine, infatti, rimanda all’attivazione di un complesso processo di responsabilità e funzioni, affettive, regolative, normative, culturalmente determinate, che un individuo mette in atto all’interno di un percorso di crescita di un bambino.

Si tratta  di quel lavoro psichico che un genitore mette in campo nell’incontro con un figlio reale con la finalità di sostenerne lo sviluppo della vita psichica.

Occuparsi di un bambino spesso significa avventurarsi in un territorio poco esplorato ed imprevedibile, in quanto non c’è nulla di naturale nell’attivazione di un processo affettivo e di cura. 

Essere genitore, quali che siano le differenti configurazioni genitoriali, quali la mono-genitorialità, la famiglia allargata, quella adottiva, quella omosessuale o quella che ha fatto ricorso alla fecondazione medicalmente assistita, può mettere in crisi, in quanto richiede la messa in campo di un sapere non standardizzato, che richiede un confronto con le aspettative riversate sul bambino, la messa in discussione di punti di identificazione con quest’ultimo; in generale la capacità di dare spazio allo ascolto della soggettività di un figlio.